lunedì 2 novembre 2015

martedì 29 settembre 2015

Addio, Log Lady.




Catherine E. Coulson, la Signora Ceppo, è scomparsa ieri mattina, all'età di 71 anni.


“Today I lost one of my dearest friends, Catherine Coulson. Catherine was solid gold. She was always there for her friends — she was filled with love for all people — for her family — for her work.  She was a tireless worker. She had a great sense of humor — she loved to laugh and make people laugh. She was a spiritual person — a longtime TM meditator. She was the Log Lady.” 
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Volevo ricominciare a postare più "regolarmente" da dentro Moloch, preparando un post ogni 2 o 3 giorni da domani, peccato aver ri-esordito in questo modo.

E' scomparsa una delle poche persone che riusciva a camminare col fuoco. 
Che poteva farsi rivelare segreti cosmici dal suo ceppo. 
Che ha contribuito a rendere Twin Peaks la serie magnifica e indimenticabile che è.


Addio, Catherine. 

giovedì 17 settembre 2015

Resident Evil (2002 di Paul W.S. Anderson)

Post velocissimo sul primo film ispirato alla famosissima saga videoludica: pronti?

Tornare a rivedere quello che agli occhi di un tredicenne era parso un capolavoro e..

mercoledì 26 agosto 2015

URANIAMANIA – Nascita dell'Anti-Uomo – D. R. Koontz


Ormai questi libretti dai titoli improbabili e dalle copertine magnifiche, purtroppo, stanno sparendo dalla circolazione. Perciò, se su una bancarella riesco a trovarne qualcuno per uno o due euro, cerco di non farmelo scappare.

venerdì 14 agosto 2015

Muore Giancarlo Golzi, fondatore dei Mati... no, aspettate.

Spiace sempre sapere della dipartita di una persona che, sebbene indirettamente, abbiamo, in un modo o nell'altro, apprezzato e conosciuto.
E' morto ieri, notizia quindi ormai vecchia sul web, Giancarlo Golzi.
Subito, la rete e la TV sono state invase dai classici dei Matia Bazar (per'altro gruppo che, personalmente, non mi spiace troppo).
Questo, invece, è un mio piccolo saluto a questo Maestro, un modo di ricordarlo ancora, ma in un modo diverso da quello propinato ieri da tutti i media.

Ascoltatevelo, ve lo consiglio.




venerdì 17 luglio 2015

I pasti letterari di Moloch - Leviathan Wakes


Leviathan Wakes (2011, Orbit Books), primo romanzo di una trilogia fantascientifica, scritto da tale Corey S.A. James (che altro non è che uno pseudonimo scelto dagli autori, ovvero due scrittori famosi per essere anche assistenti di George R.R. Martin di cui non ricordo i nomi), è uno di quei libri che ti tieni da parte per cuocerti sotto un ombrellone ma si rivela la storia che devi divorare in fretta e furia. Ti sa prendere, sa come trascinarti qua e là da un capitolo all'altro (e dire che ho iniziato a leggerlo senza neanche averne letto la sinossi o nient'altro a riguardo, uno dei pochissimi libri che ho affrontato a scatola chiusa), sa come farti divertire.

mercoledì 15 luglio 2015

Trailers & thoughts (1)

Vediamo cosa arriverà nelle sale o sugli schermi nei prossimi mesi.

Partiamo da quello che meno mi ha entusiasmato: il film sui Fantastici Quattro.
Premessa prima del video: questi non sono i F4. 
Lo sappiamo già tutti, si vede chiaramente.
Certo, possiamo sempre sperare che, nonostante non sia un film sulla Fantastica Famiglia, ne venga comunque fuori un buon film.
Bene.
Ora guardatevi l'ultimo trailer e ricredetevi.


Questo sarà un cinecomic praticamente identico a molti altri cinecomic sfornati negli ultimi anni. Sappiamo che, Marvel o DC che siano, ne sono stati annunciati almeno una dozzina solo nei prossimi anni, e, di conseguenza, si comincia ad intravedere un certo stampino utilizzato ovunque. Insomma, basta guardare il trailer.
Abbiamo il bimbo prodigio con tutti i clichè del caso che cresce, esplora, causa la "nascita" dei Fab Four (e qui finisce la parte sci-fi), viene rintracciato dal governo, esperimenti, battaglie eccetera eccetera (e il dottor Destino che fa battutacce sul fato, ovvio).
Insomma, cazzo, hai i FF come soggetto, potresti fare il film più stupendo e fuori di testa sui supes mai visto (tenendo conto anche dei precedenti errori), e invece...
Aspettative nulle, chissà se lo guarderò mai.



E ora: The Martian. Questo, signori, sarà un capolavoro.
Voglio crederci.



Hard sci-fi che ci mostra un'umanità che ha finalmente scelto di ammartare su Marte, e la prima cosa che decide di fare è abbandonarci Matt Damon.
Come già detto, capolavoro.
Se le castronerie scientifiche saranno relativamente irrilevanti (ehm ehm, sto guardando te, Gravity) e i drammoni dei protagonisti non vorranno rubare la scena al pianeta rosso (ehm ehm ehminterstellar) questo sarà una delle migliori pellicole dell'anno, altroché.
Unica pecca fin'ora? Beh: perché in Italia deve essere intitolato "SOPRAVVISSUTO"?!? Bleh!

Per chiudere: la cosa più fica di questa settimana dopo il volo nei cieli di Plutone della sonda New Horizons: Ash vs Evil Dead, la serie che il mondo stava aspettando!




Se proprio c'è bisogno di spendere due parole su questo prodotto televisivo, eccovele: guarderò e riguarderò questo trailer finchè i maledetti produttori non faranno uscire la serie maledetti cani sbrigatevi che ne ho bisogno oddio è un sogno che si avvera non ci posso credere guardate quanto è bello Bruce cavolo cavolo cavolo

giovedì 2 luglio 2015

L'apologia dell'odio che non può essere giustificata

Io vorrei veramente provare a parlare di queste righe.
Ma poi vedo che chi scrive si firma “Cor Veleno Corve”.

Vorrei poter pensare che se ne possa discutere con l'autore o con chi condivide questa roba.
Ma poi leggo: “Chi mette MI PIACE e non condivide, è musulmano!!!”

Vorrei veramente capire come si può provare gusto nello spargere odio e paura tra le persone.
Vorrei capire come ci si possa sentire gratificati quando nei commenti puoi leggere frasi come: “serve il quarto reich altro che globalizzazione..” (2 mipiace), o “Non esiste un Islam moderato..sono tutti indottrinati sin da piccoli,la donna per loro è un essere inferiore da sottomettere....grazie a questo governo di finti buonisti..che li ha fatti entrare e che non si accorge minimamente del pericolo che è dentro la nostra Nazione!!!” (4mi piace), o ancora “Io...e la mia famiglia...siamo pronti a lottare...e a non farci prendere per il culo ..io li odio già adesso... e tra non molto...il nostro odio prenderà vita....fanculo...porci mussulmani...mi fate...s.....” (5 mi piace).

Vorrei sapere tante altre cose.
Ma al momento riesco a provare solo un grande, invadente sconforto.

Smettetela di fare i ragazzini ignoranti e crescete.

domenica 21 giugno 2015

Assolutamente da non perdere: Annihilator di Grant Morrison

Spoiler: è un fumetto fantastico.
Al centro della nostra galassia, la Via Lattea, un immenso buco nero distorce a suo piacimento lo spaziotempo.
Qui da noi, in periferia, ha preso il nome di Saggittarius A*, ma i più centrali lo conoscono come il Grande Annientatore. 

Sì, proprio lui
 Pericolosamente in volo su una disperata orbita decrescente attorno ad esso, giace Dis, la prigione più sicura e fatale mai creata.
Sì, questa. Anche se sospetto che si sia presa qualche libertà sulle scale di grandezza...
Questo è lo scenario proposto da Ray Spass (pronunciato "space" come in deep space! ), giovane scrittore sceneggiatore per le radiosa Hollywood, quando si trova a dover gestire un blockbuster che dovrà essere una storia di fantasmi.
Ovvero la storia di una prigione spaziale infestata e diretta verso un destino certo e poco luminoso, da cui il suo protagonista, tale Max Nomax, dovrà fuggire, compiendo l'opera d'arte più grande mai performata. 

E qui mi fermo, per non spoilerare nessun altro aspetto di questo fumetto in sei parti.
Un lavoro firmato Grant Morrison e Frazer Irving che mi sta facendo veramente trepidare,  di volta in volta, per leggere il numero successivo. Una storia così strana, sparsa su più livelli narrativi ma così deliziosamente sci-fi, scritta e disegnata 
(e colorata, cavolo)
così bene da non farti vedere l'ora di voltare pagina per vedere cos'altro possa stupirti (visto che nel giro di poche pagine si può passare tranquillamente da una festa a base di droga e puttane alla riunione di un super tribunale divino interstellare).
Un lavoro altamente consigliato: Annihilator è una bella storia di fantascienza (con, giustamente, qualche pretesa in più) che, ahimè ahimè, vi farà persino dimenticare di aver speso 3,50 € per uno spillatino da 30 pagine.

Edito in Italia dalla ItalyComics romana, si è appena concluso (ma io sono al terzo numero, quindi zitti), e a me sta facendo pensare di amare sempre un po' di più quel pazzo sciamano di Grant Morrison.

venerdì 5 giugno 2015

Crawling from the wreckage: la Doom Patrol di Grant Morrison



Esiste, da qualche parte in America, un uomo assolutamente folle e antipatico. Il suo nome è Niles Caulder, si muove su una sedia a rotelle con enormi cannoni montati sopra ed è ossessionato dalla Doom Patrol.



Nel 1989 arriva a scrivere le storie del supergruppo più scalcagnato e sfigato della storia Grant Morrison, uomo nato con il potere mutante di distruggere la mente dei lettori di fumetti.
Premettendo che, alla lettura di questi numeri, non conosco assolutamente nulla di questo gruppo, e premettendo che, dopo aver finito di leggere il primo volume della Lion della gestione di Morrison, amo assolutamente la DP, voglio parlarvi della saga in quattro numeri  “Crawling from the wreckage” (Doom Patrol vol 2, #19-#22) con cui Morrison inizia il suo ciclo e voglio anche chiudere questa frase piena di periodi e di virgole.

Sappiate che la DP è un gruppo terribilmente stupendo.
In un mondo sorvegliato dalla JLA, in un settore dello spazio protetto da almeno 4 lanterne verdi eccetera eccetera, pensare che un gruppo di mostri se ne vada in giro guidato da un pazzoide in carrozzina a combattere scimmie che parlano francese e vecchi generali che bramano l’immortalità mi ha fatto letteralmente impazzire.
Eppure, la loro storia editoriale è stata molto travagliata, nei secoli dei secoli. Ma, siccome non saprei parlarvene, visto che ho scelto di non leggere la loro pagina di Wikipedia, ma di leggermi piano piano le prime storie, non ve ne parlerò.

Crawling from the Wreckage si apre con “Sopravvissuti al disastro”, 24 pagine in cui si riprendono vecchi fili e trame, si tenta di riassemblare un gruppo (ricordate il vecchio ossessionato?), le turbe di un uomo robotico vengono esternate,

Larry “Spirito Negativo” decide di elevare la propria natura ad un livello superiore

e conosciamo Crazy Jane, personaggio assolutamente stupendo e polimorfo ( quando leggerete, capirete)

Tutto questo mentre la realtà sta venedo invasa da un mondo fittizio creato per scherzo. Dal numero successivo in poi, infatti, assistiamo a un veloce degrado del mondo della DP, vediamo un Morrison che si sbizzarrisce sparpagliando in giro uomini forbice che possono esiliarti dalla realtà, ombre che uccidono i propri “corpi”,  frigoriferi immensi che acciaccano preti. La logica a cui la nostra realtà è soggetta va a farsi friggere, lo spazio è lentamente occupato e sostituito da un non-luogo impossibile su cui si estendono per miglia e miglia strutture fatte di vetro e ossa. Orqwith, la città dei miracoli, si sta espandendo. Tutto questo giocare su implicazioni filosofiche che permettono l’esistenza di un pensiero, che non-negano al nulla di impossessarsi di ciò che esiste, è ripreso da un assurdo racconto di un assurdo scrittore: “Tlön, Uqbar, Orbis Tertius“ di J. Luis Borges.
(se non avete letto Finizioni, raccolta di racconti in cui questo è incluso, vi consiglio vivamente di farlo subito. E se non avete mai letto nulla di Borges, mi spiace per voi)

Mentre la relatà viene dissipata e messa in difficoltà, ci viene mostrata una riunione della DP finalmente al completo. In tutto il suo splendore possiamo ammirare: Cliff “Robotman” che, elevato a grado di “comandante in campo” non riesce assolutamente a comprendere cosa sta succedendo, Niles Caulder che si lecca i baffi, avendo tra le mani una buona occasione per mostrare al mondo quanto sia utile il supergruppo di cui è a capo, “Rebis” che, nella sua ermeticità, è l’unico che possa avere una logica in grado di affrontare l’avanzata di Orqwith, Crazy Jane che passa da una personalità all’altra (ho già detto quanto ami questa/e donna/persone?) e riesce a decifrare il linguaggio scomposto e allucinante degli Uomini Forbice, linguaggio in cui risiede la domanda in grado di far cessare l’impossibile esistenza di Orqwith stessa, e Joshua “Tempest” che…  bè, non fa niente in realtà, si lamenta.
Da qui si passa direttamente all’azione, si viene immersi in Orqwith, la Doom Patrol e il lettore stessi sono messi di fronte all’irrazionalità, alle strane coincidenze di questo mondo e ai suoi due sacerdoti che attendono in eterno la domanda dinanzi a cui tutto questo potrà essere dissolto.  



Un bellissimo e confuso intreccio di azione, ragionamenti non lineari e dispute filosofiche su come possa essere concesso al nulla di essere. 
Una sfida che sfiora l’incomprensibile. 
Una storia che lascia il lettore disorientato, ma con la voglia di leggere e rileggere quello a cui ha appena assistito.
Se non fosse che le storie che seguiranno, sono ancora più allucinanti.
Penso che ve ne parlerò, prossimamente.

sabato 23 maggio 2015

Abbraccia una Sentinella! #IrelandVoteYes


Oggi è una bella giornata.
L'Irlanda è chiamata a scegliere se rendere i diritti uguali per tutti o se rimanersene appollaiata sul trespolo Cattolico.
Con una scopa nel culo, però.

IN ITALIA SI SCATENA IL PANICO.

Ed è così che oggi, in virtù del moralismo, in difesa dei giusti bigotti, dalla parte dei poveri omofobi, e contro tutte le ingiustizie di chi chiede pacificamente di aver riconosciuti i propri diritti, i grandi eroi contemporanei che sono le SENTINELLE IN PIEDI si mobilitano (quanto gli piace, questa parola) e scendono in 100 piazze d'Italia ad imporre il loro silenzio.

Incredibile.

Non ho parole per chi, nel 2015, pretende di dovermi obbligare ad amare come vuole lui, a reprimere la mia sessualità, per chi vuole impormi le proprie vedute persino sulla famiglia che volessi creare.
Quindi non spenderò altre parole per questi decerebrati.
Sarebbe bello soltanto scendere in queste piazze e, non so, costruire attorno a questi gruppi dei confortevoli e sani rifugi.

Senza porte o finestre.

In cemento armato.

Sarebbe bello distruggerli, fare a pezzi queste persone che pretendono di imporci una violenza senza senso, senza che abbiano l'occasione di potersi crogiolare nel vittimismo di cui si beano.
Ecco, ho trovato!
Sarebbe bello scendere nelle piazze, con tanta musica e tanti sorrisi, tante risa e tanti canti.
Sarebbe bello portare la gioia a questi poverini.
Sarebbe bello abbracciarli (magari senza neanche disturbare la loro lettura) e aspettare che si scuotano dal loro sonno buio e privo di sogni.
Sarebbe bello sciogliere il loro rancore.
Sarebbe bello far dissolvere nel nulla la loro violenta rigidità.

Eccovi una brutta immagine che ho scontornato in 2 minuti

Sappiamo bene che l'Italia rimarrà ancora a lungo tra i primi posti tra i paesi Europei più omofobi, ma magari si può iniziare a migliorare la cosa con poco.
Abbracciate una sentinella.
Sarete scacciati, inseguiti, forse picchiati o denunciati per violenza. Ma potrebbe anche rivelarsi un gesto utile e importante per molti,

O soltanto dannatamente divertente.

martedì 12 maggio 2015

The Avengers 2 - ovvero come iniziare male male male

Primo post su questo blogghe: con cosa posso iniziare?
Mah, probabilmente con qualcosa che mi ha appassionato? Qualcosa che mi ha colpito molto, che magari ho trovato bello, originale o solo divertente?



Il titolo lo avete letto, parlerò del film dei Vendicatori contro Ultron.
Quella roba. Quegli otto euro e due ore buttate.
Eccone, prima di tutto, svelati i retroscena: dopo aver letto (aggratis) e disprezzato la maxi saga di Ultron l'anno scorso e dopo aver deciso che non sarei mai andato a vedere al cinema questo film, un bel giorno di due settimane fa, accorgendomi che praticamente TUTTI sono già andati a vedere il film, mi sale la curiosità.
Ed è subito cinema!
E siccome ho visto il film perché tutti lo avevano visto, eccovi la mia superflua recensione (proprio perché tutti lo hanno anche recensito)
Potrebbero seguire spoiler, ma tanto ormai ne avete letto tutto tutti, quindi non rompete. Che tanto il film è uguale al primo.


Ci sono i cattivi-nazisti-hydra che hanno recuperato il bastone di Loki e ne studiano le potenzialità in un castello super oscuro, super sorvegliato e senza illuminazione interna. Arrivano gli Avengers,o i Vendicatori, o i pupazzetti del Disney store, e se ne rivanno con lo scettro.
Il passo successivo è la scoperta di una reale A.I. all'interno dello scettro e la decisione di usarla per difendere il pianeta.
Nel momento in cui Iron Man sta per rinunciare al suo piano per incapacità, naturalmente l'intelligenza artificiale si manifesta, impazzisce, aggira qualche antivirus e inizia a picchiare gli eroi. Cosa che farà da qui alla fine del film, però.
Ecco il film. (Ah, naturalmente vincono i buoni).
Non voglio dilungarmi sulla piattezza di Ultron, né sui personaggi che non mostrano evoluzioni evidenti (forse un pochino la Vedova Nera), né sui momenti che non si capisce niente tipo Thor che va a spasso o Nick Fury che stava aspettando Occhio di Falco a casa sua. Con sua moglie.
Quello che veramente mi ha fatto cadere le braccia è una cosa piccola piccola: la superficialità e stupidità con cui viene affrontato il concetto di dar "vita" ad una A.I.

"Hey, Banner, che ne dici di sguinzagliare in giro questo coso che può pensare per conto suo e che agirà sicuramente per il bene comune?"

"Tony, siamo nel 2015. Hai visto quanto questa questione possa essere delicata e la tua teoria fallace in almeno mille film e romanzetti Urania. Pensiamoci un po': è sicuramente la scoperta del secolo!"

"Bè, secondo me la mia era un'idea più figa. E più da macho... Vabbè, ecco qua, si chiamerà Ultron!"



Il resto sono botte, botte, il piano di un nemico (virtualmente onniscente e onnipotente) idiota,botte, e la Visione che vuol fare da deus ex machina e conquista i cuori di tutti.
Il film è brutto. E vuoto.
Neanche da bambini. 
Semplicemente, deludente.

Bene, ora che ho aperto in modo così acido il blogghe, vi saluto! 
E ricordate di guardare la serie di Netflix su Daredevil, cavolo. 
Quella sì che spacca.