lunedì 20 luglio 2015

La Falena, ovvero risposta a chi si lamenta

WARNING: SPOILERS AHEAD!


Avevamo lasciato il nostro Deboroh alla fine del numero 105 completamente perso nell'ombra, sconfitto, posseduto dai suoi demoni tanto da lasciarsi sopraffare da essi.
Una fine enigmatica, triste e mozzafiato, per una saga molto bella, durata 5 numeri, che ha visto l'ultima scintilla di speranza nei supereroi spegnersi, il mondo farsi nuovamente buio sotto lo strisciare delle ombre e ha portato Valker fuori dall'immortalità e dentro la tomba.

Poi, stacco di 6 mesi per la pubblicazione della parodia in 3 numeri "The Walking Rat"

Oggi.
Esce in edicola Rat-man 109, La Falena. La copertina solamente vale i 2,50 euro.



Una nuova n-logia inizia, ed inizia col botto, tra uomini che si rincorrono nel passato, eventi cruciali che vengono impediti,vecchi nudi e vecchi che cadono nella battaglia per la supremazia al supermercato.
Siamo nel passato, e Valker, proprio lui, giunto in puro stile Terminator in un tempo lontano, vuole osservare da vicino la nascita di quello che sarà suo figlio, suo nemico e salvatore.

Non è il bisogno di raccontare la trama che mi spinge a scrivere, quanto le reazioni che ho visto fin'ora in giro sul web.
Posso riassumerle con un'unica frase: "Ancora? Ma Ortolani non si stanca mai di riscrivere le origini...? Comincia a stufare pure me con 'sta storia..."


Insomma, questo articolo è dedicato a te che non riesci a capire come e perché questa serie stia andando in una certa direzione, magari perché leggi qualche numero sporadico qua e là, o perché pensi che sia meglio avere tante piccole storie parodia, o semplicemente perché non vuoi impegnarti a seguire una vera e propria epopea iniziata una ventina d'anni fa.

Rat-man è, oltre a un espediente per far uscire storie comiche e parodistiche, la storia di un "eroe" sfigato che vuole realizzare sé stesso come super-eroe.

Il Rat-man di oggi, Deboroh, è un quarantenne disilluso e fondamentalmente triste, che persegue la sua chiamata di eroe nonostante i continui fallimenti e la lotta contro le sue stesse tenebre, dovute al rapporto che ha avuto negli anni col patrigno Valker.

La stessa essenza della sua natura è, quindi, imperniata sulle sue origini, ed ecco perché, se si vuole dare un gran finale alla sua storia (visto che è a quello che l'autore tende da anni, ormai), ci vuole una saga che chiarisca e unisca i tanti elementi e indizi sparsi per anni attorno alla sua figura, e niente ci assicura che, una volta giunti dove l'autore vuole portarci, non si scopra che c'è ancora un abisso da vedere, molte storie da raccontare (proprio come è accaduto quando ci si stava approssimando al temuto numero 100).

Ci sarà sempre tempo, in futuro, per leggere le storie-parodia (come "Avarat", "the Walking Rat" eccetera) di Ortolani ma per capire bene IL RAT-MAN, visto come supereroe in un mondo in cui non ce ne sono più e come uomo giunto ad un punto di crisi tale da sentirsi completamente sopraffatto da tutto quello che, per anni, aveva combattuto, dobbiamo aspettarci di tutto, anche se questo significa rivedere le sue origini attraverso gli occhi di Valker.

Per questo, ben venga questa nuova saga, da cui non si sa ancora cosa dobbiamo aspettarci, ben vengano Valker e le sue macchinazioni (se volete che lo dica, lo dico: da quando Valker diventò l'Ombra, le storie in cui lui è protagonista sono state le migliori), ben venga questa nuova scoperta delle origini di questo piccolo, debole, sconfitto supereroe.

1 commento:

  1. Concordo, Ortolani ha il fegato di portare la sua storia in altri lidi, e ifarla evolvere, anche io mi sono stufato delle solite lamentele, anzi, secondo me quando Leo improvvisa esagera, e trasforma le trilogie annunciate in n-logie, di solito tira fuori le sue storie migliori ;-) Cheers!

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