giovedì 26 novembre 2015

All Star Superman, mamma, che bello

Cosa c'è che non va nell'Uomo del Domani della DC?



C'è che di Byrne sono riuscito a leggere solo la prima mini "Man of Steel".
C'è che con le storie di Moore mi sono annoiato.
C'è che tutto il resto (dagli albori stucchevolmente Golden Age al New 52) non mi ha mai veramente attratto.
Ma poi mi imbatto in questa opera:
Posterò qualche copertina, giusto per non spoilerare nulla...

e non riesco più a pensarla come prima.
Cavolo, mi dico, Morrison che vuole fare lo splendido e Quitely che gli dà corda: non posso perdermeli.
La prendo, la leggo.
Mi premetto di leggerne un capitolo al giorno. Che diventano subito due, poi tre, poi ho dovuto fermarmi per non finirlo in un unico sorso. 


E niente, siccome ho solamente parole di lode per quest'opera, e poiché prima di parlarne con un minimo di argomentazione dovrei rileggerla almeno 5 volte (e lo farò, con piacere), vi dico soltanto che è consigliatissimo. Consigliato a chi, come me, pensa che il super uomo d'acciaio abbia poco o niente da dire, a chi cerca qualcosa di diverso da macrosaghe infilate in una continuity da suicidio, o solo a chi vuole tornare a sfogliare un albo a fumetti ricavando da ogni singola pagina tutto il sense of wonder possibile.
Sense of Wonder a pacchi, aggiungerei.

Una storia bella, forse anche semplice (seppure sempre molto contorta, nella sua Morrisonianità) e disegnata da Dio.
Un mondo abituato alla presenza di Superman rappresentato in ogni minimo particolare, personaggi caratterizzati in modo eccellente (tutti, dai protagonisti al più sconosciuto giornalista del Daily Planet), nemici fantastici, che non possono deludere, e lui, l'azzurrone, che trasuda Golden Age da ogni super-poro. 

Se cercate una piccola sinossi, posso darvela senza spoiler: Superman si trova a salvare la prima spedizione umana in orbita in torno al sole dall'ennesimo piano di Luthor, per scoprire subito dopo di aver appena portato a termine la prima di dodici "fatiche", al termine delle quali dovrà morire.
Non si aggiunge altro, per non rovinare nulla.

Pensate che mi è venuta voglia di rileggerlo proprio mentre scrivo queste due righe veloci.
Cavolo, se riuscite, recuperatelo. Regalatevelo per Natale!
Ciaociao



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