mercoledì 3 febbraio 2016

Secret Wars - Civil War #1

Doverosa premessa: anni fa lessi Civil War durante la pubblicazione bimensile italiana, qualche tie-in, mi piacque abbastanza (ovvero: mi piacque fino alle ultime 4 o 5 pagine), poi, una volta concluso il megaevento, smisi di leggere roba Marvel.

Dal 2008 al 2013 ne rimasi distante: del passaggio alla Disney, dei continui megaeventi e di roba come "One More Day" o "Spider-Island" ne sentii parlare solo in seguito, e questa è un'altra storia.
Oggi.

Il treno parte tra dieci minuti, ho in tasca questi 3 euro e 30 che proprio mi pesano e così, nonostante la mia decisione a tenermi lontano dal reboottone marvelliano "Secret Wars", prendo questo primo numero.
I titoli mi fanno ghignare: Civil War #1 e Armor Wars #1 (attenzione: la seconda storia fa così assolutamente cacare che non la prendo neanche in esame).

Le immagini le prendo dal web che tanto l'albetto l'ho già dato via per 1 euro

Della storia generale non ne ho capito molto, della divinità-Dottor Doom che ha fracassato il multiverso e dei frammenti di questo che si sono appiccicati a formare BattleWorld, ma, siccome mi pare una storia abbastanza stupida, non ho neanche tentato di informarmi più di tanto.
L'inizio (le prime 5 pagine) comunque è fico.
Soule parte da una linea temporale in cui la Guerra tra superumani è finita in modo diverso e il mondo si è radicalmente modificato di conseguenza.

I disegni sono sublimi, le prime tavole mi hanno riportato al me quindicenne che attendeva di sapere come sarebbe andata avanti la situazione: rivedere i superuomini che si picchiano nel supercarcere di Red Richards mi ha fatto fomentare non poco



Poi qualcosa va storto. Terribilmente storto, tanto da iniziare a farmi storcere il naso: mentre Pantera Nera hackera i dati di Stark, nel giga-penitenziario parte il classico countdown dell'autodistruzione.

Sì, Tony Stark, playboy riccone eccetera eccetera, ha programmato il posto in cui tenere i suoi ex-amici e colleghi in modo che si distruggesse alla prima avvisaglia di casini.

Tutti fuori nel mantellone di Cloak, ambo le fazioni, poi il conto finisce, tutto esplode e Cloak porta l'esplosione nel cuore di Manhattan, in una grande tavola talmente bella da stenderti



Sei anni dopo.
E qui inizia il WHAT THE FUCK.
L'America è divisa in due.
Non metaforicamente, ma proprio letteralmente.
Della serie "se oltrepassi la mia linea ti picchio"
L'America è ora divisa in due grandi stati indipendenti, separati da un gigantesco canyon.
Nello stato del FERRO (o IRON) vige la massima sorveglianza su chiunque abbia un potere o mutazione. Non si può fare un volo fuori dalla finestra senza richiamare le truppe aeree pronte a disintegrarti. E possiamo immaginare chi sia il capo di stato.
Nell'altra America, ora chiamata THE BLUE, vige invece la massima libertà. Quello che viene mostrato è uno sterminato far west, dove chiunque può andare in giro a far saltare montagne con raggi energetici, purché non guardi male la persona sbagliata e si ritrovi con la testa frantumata.

Ora, posto che come idea in sé questa cosa non era neanche così male, posto che come racconto breve (o fumetto) distopico potrebbe invece funzionare bene, io non posso accettare che Capitan America e Iron Man possano condurre il paese a cui hanno da sempre offerto tutto a un punto simile.
La Guerra Civile era un argomento spinoso da risolvere.
Allora cosa fai? Tagli l'America in due ed ognuno si crea lo Stato a proprio volere? Sul serio? CAPITAN AMERICA E IRON MAN?!?

"Cosa hai combinato, Tony?" "Non so, ma di sicuro è colpa tua!"
Da questo punto in poi non riesco più a godermi la lettura. Ormai ho deciso che questa storia non mi piace, non rispetta i personaggi che conosco (linea di universo alternativa o no) e non mi interessa sapere come continuerà.
 
Vi lascio il piacere di scoprire come continua il capitolo, di leggere da voi come si cerca di far ritrovare e riappacificare i due leader, vi lascio all'inevitabile quanto prevedibile colpo di scena finale, che dovrebbe far salire la voglia di sapere come continuerà la storia. In teoria, almeno.

Ma, fatevi questo favore, fidatevi, non leggete la seconda storia sulla Guerra delle Armature.





3 commenti:

  1. Sulla prima “Civil War” la penso come te, tranne per il fatto che l’ho reputata una porcheria dopo il “Coming out” di Peter, ho salvato solo la scena finale, il “Rompete le righe” di Cap, per altro, idea di Joss Whedon, chiamato a risolvere il gran pantano messo in piedi da Mark Millar.
    Questa seconda guerra civile non mi interessa, in questi giorni sto leggendo le prime storia post-Secret Wars dell’universo Marvel, per ora solo felice solo del ritorno di Peter David sulle pagine di Hulk, mi sembra un universo spezzettato, che possono comprendere solo i lettori di vecchia data, per fortuna lo sono, ma per ora non sono molto impressionato da questo nuovo corso, spero di sbagliarmi. Cheers! ;-)

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    1. Dici che Hulk di David è buono o solamente si salva? :)
      Io aspetto il Daredevil di Soule (speriamo bene!) e la serie su Karnak di Ellis!
      Grazie per essere passato!

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    2. Per ora ho letto il primo numero e non era male, ti farò sapere come procede ;-) Anche io tengo le dita incrociate per il nuovo Daredevil, e la nuova serie di Ellis, uno dei miei preferiti, grazie a te ;-) Cheers!

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