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(che più che un racconto è
un divertissement che non ho la voglia di approfondire)
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La testa del cowboy
elettrico scomparve in una nuvola di fumo nero. I revolver .45
caddero dalle sue mani, un improvviso silenzio calò tutto
attorno.
Magari, almeno per quel giorno, non avrebbe più dovuto sparare a ridicoli robot conciati da vaccari di film di serie B.
Ma Holly sapeva che sarebbe andata diversamente.
Ripose l'arma
ancora calda nella fascia apposita, sondò le stanze adiacenti,
minimizzò l'emissione di temperatura.
Magari, almeno per quel giorno, non avrebbe più dovuto sparare a ridicoli robot conciati da vaccari di film di serie B.
Ma Holly sapeva che sarebbe andata diversamente.
Non si curò di celare la
sua immagine. Quando cerchi di infiltrarti in una base spaziale di un
regime di super androidi del futuro, poco importa se riescono a
vederti nel visibile o no.
Rilevatori di particelle
pesanti impazziti. Un'insolita cascata di neutrini. Stavano
irradiando la struttura, avrebbero mandato a puttane ogni suo
circuito nucleare.
Peccato per loro che Holly
non ne avesse. Circuitame old school e tante lastre ultrafine di
protezione.
Peccato per lei non sapere
quanto la lastra di uranio a fusione variabile avrebbe retto, prima
di lasciar friggere i circuiti multipositronici del suo cervello.
Ringraziò la sua casa
produttrice per averle dato un corpo adatto alla corsa: avesse avuto
la forma di una qualsiasi specie della Federazione, arroganti esseri
grassi buoni solo a riprodursi, non sarebbe mai stata in grado di
muoversi così velocemente.
Si precipitò nel luogo indicatole sulle mappe oculari, la sua meta sempre più vicina, la sensazione di essere spiata sempre più concreta.
Si precipitò nel luogo indicatole sulle mappe oculari, la sua meta sempre più vicina, la sensazione di essere spiata sempre più concreta.
Un ultimo corridoio.
Una
voce.
(che più che una voce, fu una trasmissione su ogni lunghezza
del sub-tempo circostante)
"stop"
Nel suo corpo, dal collo in
giù, cessò ogni moto. Cadde a terra, spinta dalla falsa gravità e
dall'ordine di arresto.
Nessuno, in tutto lo spazio
conosciuto, avrebbe mai più potuto sibilare una PAROLA
INSINDACABILE.
Eppure, l'evidenza era
schiacciante.
La paura pervase le sue
fibre emozionali. Faceva male.
La storia dei super androidi
dal futuro si dissolse come fumo, e, nel suo cervello ancora
funzionante, la verità esplose violentemente.
La consapevolezza improvvisa
tormentava ogni circuito neuronale.
La Federazione dei Tempi e
Luoghi Uniti avrebbe potuto non sopravvivere ancora a lungo.
Gli umani erano tornati.
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