Ormai questi libretti dai
titoli improbabili e dalle copertine magnifiche, purtroppo, stanno
sparendo dalla circolazione. Perciò, se su una bancarella riesco a
trovarne qualcuno per uno o due euro, cerco di non farmelo scappare.
Che sia un romanzo noto o
meno, che sia di uno scrittore famoso o di uno sconosciuto, poco
importa. I volumetti Urania, a prescindere dalla collana o
dall'edizione, mi hanno sempre stregato solo dalla copertina. Il
contenuto, poi, sarà giudicato in seguito, al momento effettivo
della lettura.
Proprio per questo motivo, capita (molto) spesso che il lungo racconto di un tizio totalmente anonimo dal titolo aberrante possa rivelarsi una vera chicca, mentre magari il romanzetto di un nome importante possa poi risultare di una sciattezza disorientante.
Anche se non è quest'ultimo il caso, da quest'opera di Koontz (scrittore che a me non dispiace, anzi) mi sarei aspettato qualcosina di più. Perché nonostante diverta e intrattenga senza annoiare, "Nascita dell'Anti-Uomo" è di una banalità allarmante.
Proprio per questo motivo, capita (molto) spesso che il lungo racconto di un tizio totalmente anonimo dal titolo aberrante possa rivelarsi una vera chicca, mentre magari il romanzetto di un nome importante possa poi risultare di una sciattezza disorientante.
Anche se non è quest'ultimo il caso, da quest'opera di Koontz (scrittore che a me non dispiace, anzi) mi sarei aspettato qualcosina di più. Perché nonostante diverta e intrattenga senza annoiare, "Nascita dell'Anti-Uomo" è di una banalità allarmante.
Il racconto
riesce a non risultare pesante né troppo invecchiato, ma,
preannunciato in parte dalla copertina (e forse anche dal titolo), il
plot-twist al fulcro della vicenda arriva già, bene o male,
rovinato. Aggiungiamoci una struttura divisa in due parti (simili tra
loro, per giunta) che richiamano, in ordine, "Frankenstein"
e "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde", e
otteniamo che quello che, probabilmente, era un buon racconto (così
infatti era stato scritto in origine), è diventato ora un libretto
sci-fi horror banalotto.
Ma vediamo di
cosa si parla! (seguono spoiler)
Prima parte: Frankenstein.
In un futuro più o meno
prossimo, il dottor Jacob Kennelman si trova a dover fuggire dal
Governo Mondiale, fantomatica istituzione di controllo
internazionale, dopo aver "rubato" l'invenzione del secolo:
l'androide perfetto, l'essere in grado di autoperfezionarsi e di
perfezionare, a sua volta, la razza umana intera, voluto morto dal GM
perché, in una società schiacciata dalla sovrappopolazione, una
macchina senziente in grado di riportare in vita i morti (proprio
così!) viene vista come pericolosa per l'intera umanità
(nonostante, ATTENZIONE, sia stata scoperta una sorta di
"anti-gravità" a campi magnetici (OHOHOH!!) che non è
stata comunque usata per colonizzare altri pianeti!!!).
Dopo giorni e giorni di fuga, giunti in un posto apparentemente tranquillo, l'androide si lascia andare, spingendo Kennelman ad una matta e disperata ricerca di cibo, alla sua metamorfosi finale,quella che gli permetterà di far evolvere, assieme a lui, l'intera razza umana.
Dopo giorni e giorni di fuga, giunti in un posto apparentemente tranquillo, l'androide si lascia andare, spingendo Kennelman ad una matta e disperata ricerca di cibo, alla sua metamorfosi finale,quella che gli permetterà di far evolvere, assieme a lui, l'intera razza umana.
E già (1) la copertina ci
suggerisce leggermente quale sia l'aspetto di questa metamorfosi, e
già (2) i continui rimandi del protagonista alla vicenda di
Frankenstein ci suggeriscono qualcosa.
Parte seconda: Jekyll e
Hyde.
In breve: il GM trova il
nascondiglio e, credendo morto l'androide, porta in tribunale
Kennelman. Comparsa di un buon avvocato: il protagonista, fin'ora
persona più ricercata al mondo, si trova libero in due giorni
(?!?!?).
Non passa un altro giorno
che si trova nuovamente a dover fuggire: quello che sembra sotto ogni
aspetto la sua creatura, adesso lo vuole morto.
Iniziano altri inseguimenti
all'interno di una NewYork City alvearizzata che porteranno
nuovamente il nostro dottore al luogo in cui aveva lasciato nascosto
il suo androide per scoprire che...
... l'androide non è altro
che il corpo scelto dall'essere che creò l'universo per reincarnarsi
(!?!?!), ma da cui, accidenti!, si è scissa, durante la metamorfosi,
la sua parte puramente malvagia (!?!?!?!?) che poi ha inseguito
Kennelman per tutta la seconda parte del romanzo.
E che vi aspettate poi? Finale al kerosene e tante fiamme!
E che vi aspettate poi? Finale al kerosene e tante fiamme!
Forse quello che rovina la
lettura è il voler spiegare (annoiando a morte) per filo e per segno
la natura della creatura, o forse è semplicemente il fatto che
questa storia, pensata per essere un racconto breve, semplicemente
non funziona se viene allungata per 140 pagine.
Fatto sta che, per ingannare un'attesa di quattro ore dal barbiere, questo romanzetto è stato veramente molto utile.
Fatto sta che, per ingannare un'attesa di quattro ore dal barbiere, questo romanzetto è stato veramente molto utile.
Alla prossima, amici!
(e chi vuole commentare o condividere, si senta il benvenuto!)
(e chi vuole commentare o condividere, si senta il benvenuto!)
Dopo la scorta estiva che ho fatto ne avrò per tutto l'inverno!
RispondiEliminaMa i miei preferiti sono gli Urania con il prezzo in lire ;)
RispondiEliminaAhah, danno proprio quel senso di bancarella estiva a cui devi fermarti per forza!
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